VITTORIO VENETO – Attese fino a 20mila persone per il raduno commemorativo del 27 maggio.
Il raduno nazionale dei Fanti, dal 23 al 27 maggio, apre la stagione dei raduni delle associazioni d’arma nella Città della Vittoria, nell’anno del Centenario. Sono attese dalle 10mila alle 20mila persone.
Questo raduno avrà, per la prima volta, un valore commemorativo: domenica 27 maggio saranno infatti i 359.312 fanti morti nella Grande Guerra a sfilare per le vie di Vittorio Veneto. Dopo il saluto alle 9.30 in piazza Foro Boario, a Serravalle, la sfilata proseguirà per via Cavour, viale della Vittoria, via Rismondo, via Divisione Nannetti e arrivo in piazza Medaglie d’Oro, dove il corteo si scioglierà. Intorno alle 13.30 gli onori finali e la consegna della bandiera del raduno alla città di Bergamo, che accoglierà nel 2020 il 35° raduno nazionale del Fante. «Non saremo noi a sfilare, ma i caduti – spiega Pietro Prete, presidente provinciale dei fanti -. Faremo sfilare le 116 brigate di fanteria che hanno combattuto la Grande Guerra, ci sarà per ogni brigata uno striscione e l’elenco dei caduti». I 359.312 fanti morti nel primo conflitto mondiale entreranno dunque, cent’anni dopo, a Vittorio Veneto.
Il raduno si aprirà mercoledì 23 maggio quando, da Cima Monte Grappa, partirà il pellegrinaggio “Sulle orme degli eroi” che arriverà a Vittorio Veneto venerdì, dopo aver toccato i siti più significativi della Grande Guerra, simboleggiando il viaggio dei caduti dal fronte alla città della Vittoria, che da vivi non hanno mai raggiunto.
Sabato 26 maggio, alle 9.30 nell’aula civica del Museo della Battaglia, ci sarà la consegna, da parte del Comune, della cittadinanza onoraria ai reparti di Fanteria che hanno combattuto la Grande Guerra e che ancora sono operativi: la Brigata Sassari, il 5° Reggimento Fanteria “Aosta”, 9° Reggimento Fanteria “Bari” e 82° Reggimento Fanteria “Torino”. Alle 10 una delegazione dell’associazione nazionale del Fante partirà verso i sacrari di Nervesa della Battaglia e Fagarè della Battaglia per onorare i caduti.
Alle 15.30, in piazza del Popolo, l’alzabandiera che segna l’apertura del raduno. Sempre in piazza, alle 16, il vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo presiederà la messa al campo, che sarà celebrata davanti al municipio. Quindi alle 17 lo scoprimento e la benedizione della struttura commemorativa ai fanti realizzata in piazza Medaglie d’Oro. La struttura è composta da 116 canne realizzate in acciaio corten. «Ogni asta, con la sua altezza, ricorda il numero di caduti di ogni singola brigata e il materiale il colore della terra impastata di sangue – spiega Lorenzo Cadeddu, presidente dei Fanti di Vittorio Veneto -. La struttura spunta direttamente dalla terra, perché i fanti stavano in trincea. Le punte delle aste sono spezzate per indicare le vite spezzate dalla guerra». In chiusura della giornata, alle 20.30 nel teatro “Da Ponte”, un concerto aperto a tutta la cittadinanza.
Claudia Borsoi