Una colonna dell’epoca romana in località Tezze dà testimonianza di colonizzazioni romane.
Gli storici ci dicono che Vazzola nell’IX secolo, durante le invasioni barbariche, fu anche dimora di una colonia friulana in fuga.
Mentre una parte del territorio venne disboscata per favorire gli insediamenti abitativi, la campagna lungo il Monticano fu lasciata tale e quale e ancora oggi si chiama “Bosco”. Il nome Vazzola deriva da un piccolo fiume, la Vazzola, il cui toponimo sembra provenire dalla parola “lavare” (lavaciola, poi la Vazola e Vazzola), dall’uso di “lavare” i panni nel fiume.
Vazzola compare nei documenti ufficiali nel X secolo, in seguito a una donazione fatta da Ottone III al vescovo di Ceneda nel 994.
Dopo il Mille, divenne feudo dei Collalto. Il conte Alberto rese feudatario “Cuzilus De Vazzola”, capostipite della famiglia poi chiamata Dalla Vazzola. Successivamente il territorio fu ceduto ai conti da Camino, che vi costruirono anche un castello: sulle sue rovine oggi sorge un palazzo. La dimora passò poi alla famiglia Spineda De Cattaneis.
In seguito i territori di Conegliano e Vazzola furono assegnati agli Scaligeri che saccheggiarono le campagne.
Nel 1339 tutta la Marca trevigiana finì sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Seguirono anni di guerre a causa delle invasioni degli Ungari, che a Vazzola distrussero le storiche torri fatte erigere dai Caminesi.
Dopo la caduta della Serenissima nel 1797, i territori di Vazzola rimasero sotto il dominio austriaco fino al 1805 e fino al 1814 furono occupati da Napoleone I. In questo periodo nuovi proprietari si affacciarono nelle residenze estive dei nobili veneziani: i Papadopoli, gli Ancillotto, i Collalto e, a Tezze gli Zacchi. Con la costituzione del regime italico (1806), il comune venne composto con le tre frazioni di Vazzola, Visnà e Tezze.
Seguirono scontri contro gli austriaci invasori, nei quali si distinse il Comm. Generale Angelo Menegaldo di Tezze, compagno di lotta di Manin.
Ceduto il Veneto all’Italia, nel 1866, anche il comune di Vazzola iniziò la sua rinascita: furono costruiti edifici, scuole, ponti e strade. Poi, però, ci fu la Prima Guerra Mondiale, durante la quale Borgo Malanotte divenne avamposto austro-ungarico.
Dopo il terribile periodo della Seconda Guerra Mondiale, il comune di Vazzola iniziò una lenta ripresa.