Sarà un Natale a dir poco strano, è inutile dirlo. Quelle del 2020 saranno infatti festività inevitabilmente segnate dal Covid, che influirà anche sul nostro modo di festeggiare.
Dipende da quello che “concederà” il Dpcm, ma nulla potrà essere come gli anni scorsi. Tranne la famiglia. Perché la famiglia, nonostante tutto, rimarrà il fulcro di questo Natale.
Sembra infatti che sarà possibile trascorrere le festività natalizie con i propri cari. Si parla già di provvedimenti che imporranno delle restrizioni, limitando il “cenone”, consentito solo al nucleo ristretto, quindi parenti di primo grado, fratelli e sorelle. Mancheranno magari alcuni parenti, si eviterà di affollare le case, ma il pranzo di Natale, seduti tutti intorno allo stesso tavolo, si farà.
La festa in famiglia sarà quindi una delle poche cose – o l’unica – che ricorderà il Natale degli anni passati. Una certezza in un periodo, troppo lungo, di grande smarrimento per tutti.
Ci saranno qualche mascherina in più o le sedie un po’ più distanziate, ma non è questo che fa la differenza. Probabilmente ci dovremo dimenticare delle grandi tavolate imbandite nei ristoranti, ma sarà comunque l’atmosfera intima di casa a rasserenare questo strano Natale.
Ci saranno comunque i regali da scartare, il menù – di solito pesante – preparato per l’occasione, i giochi da tavolo per trascorrere qualche ora insieme. Si opterà sicuramente per piatti e ricette fatti in casa, continuando la tradizione inaugurata durante il primo lockdown, periodo durante il quale in tanti si sono improvvisati chef.
Toccherà anche saltare – ed è una liberazione per molti, probabilmente – il classico “giro di auguri” dai parenti, visto che gli spostamenti e le frequentazioni saranno ancora regolamentate per evitare i contagi da Covid-19. A proposito, come ci si farà gli auguri quest’anno, visto che si devono evitare baci e strette di mano?