“Non rinunciare alla magia e al colore del Natale, anche come segno di speranza al tempo del Covid-19″. L’imperativo, un mix di ottimismo ed estetica, arriva dall’architetto più famoso della tv italiana, Paola Marella.
“L’isolamento – fa notare Marella – dettato dall’emergenza Covid ha radicalmente cambiato le nostre abitudini la casa diventa una ‘casa a ciclo continuo’, con funzioni separate, scandite dallo scorrere delle ore e dalle esigenze degli abitanti che sono simultaneamente impegnati in diverse attività. Questo ci ha portato a pensare a degli spazi che debbano essere per forza più fluidi, capaci in qualche modo di essere l’uno nell’altro e di poter rispondere a diverse esigenze (lavorare, studiare, giocare, mangiare, dormire)”
“Penso – sostiene – si dovrà andare in una dimensione di riprogettare le case e in questo senso la tendenza è di progettarle in modo che ci sia maggiore fluidità, cioè gli spazi possano essere più facilmente interconnessi. Sicuramente una delle esigenze è quella di vere anche degli spazi all’aperto cioè i balconi sono diventati merce rara, parliamo dei terrazzi. Ma sicuramente bisogna intervenire con una necessità di riprogrammare lo spazio. Un sottoscala può diventare uno straordinario angolo studio, si può vedere come davvero ogni spazio all’interno di una casa può essere sfruttato per cercare di creare un isolamento, in qualche modo anche acustico, per la persona che in quel momento deve andare a svolgere un lavoro, ma si pensi anche a una lezione a distanza per i bambini”.
Come inserire in questi ambienti più piccoli e affollati le classiche decorazioni? “Quest’anno – rimarca Marella – ne abbiamo bisogno più che mai perché cerchiamo di essere sempre aperti all’ottimismo; abbiamo avuto la bella notizia che il vaccino sta arrivando, per cui pensiamo positivo, che a breve vedremo la luce e quindi pensiamo a un Natale che sia allegria, soprattutto perché abbiamo i bambini, i ragazzi, cerchiamo di alleggerire questo clima faticoso”.
Per l’architetto “quattro i colori must per il Natale: rosso, oro, argento e bianco. Sono i colori che ci accompagnano da decenni. Partiamo dalle decorazioni per alberi ma pensiamo anche alle tavole. Il giallo è un colore straordinario, il colore della luce, del tramonto, del sole. Per me è un colore bellissimo, che è inusuale nel Natale ma può essere un tocco diverso dal solito. Dunque sì al giallo, aggiungiamolo ai colori must per Natale”. E un oggetto must per l’albero. Nessun dubbio: “Le luci. Una delle primissime cose che vanno viste sono le luci, sia come elemento funzionale sia come decoro. Ancora di più per il Natale. Piuttosto tolgo le palle ma metto le luci. Sempre. Gli ambienti dove di solito consiglio di far vivere molto il Natale sono sicuramente il salotto e la cucina, quelle parti della casa che viviamo di più”.
Il Trend Natale 2020? “E’ un anno particolare, perché c’è molta insicurezza. Mi appellerei al classico. Probabilmente il cenone sarà in famiglia, farei qualcosa di molto pensato, con un segnaposto particolare e un colore. Si potrebbe renderlo più particolare. Suggestioni trionfa l’oro, classico bianco, verde un altro elemento con cui si può giocare”.
“Per me in assoluto – sottolinea – la decorazione natalizia è il ‘gold‘, amo la semplicità e magari fare un albero avvolto in tante lucine colorate oro. Altra cosa piacevole che può essere usata come centrotavola può essere quella di prendere un vaso trasparente, classico, riempito di pigne e con quelle lucine che danno un tocco di colore e vivacità, posto come centrotavola o in alcuni punti della casa senza necessariamente stravolgere gli spazi”. Un’altra idea: “Amo molto le fotografie, potrebbe essere anche un’idea raccogliere delle fotografie della nostra vita, delle nostre vacanze o dei nostri cari, magari in un unico formato e metterlo sulla parete, a forma di albero, con appese delle lucine e così non si ha neanche l’ingombro dell’albero”. Insomma, “possiamo declinare in mille modi il Natale ma non dimentichiamoci che la luce deve essere protagonista”.
Possiamo lasciarci ispirare dall’estero? “Lo stile nordico è tra i più famosi – ricorda Marella – sicuramente l’estero ci ispira, essenziale o forte. Gli inglesi in genere sono molto più ricchi, vediamo qui il trionfo del bianco che è un elemento molto natalizio. Ma parlando dello stilo nordico, è caratterizzato dalla semplicità, dalla pulizia, e anche lì abbiamo colori molto neutri. Le decorazioni natalizie rispecchiano molto i proprietari di casa: a seconda della tua anima viene fuori il tuo Natale. Come in Inghilterra, anche In Francia si tende a essere ricchi nelle decorazioni. In Francia anche con più decori agli oggetti, perché tutto fa Natale, anche il tocco del rosso con il plaid”.
Tra i consigli, non mancano quelli per chi ha animali in casa. E se il Labrador non rinuncia ad andare alle palline, un’idea potrebbe essere realizzare “un albero decorato con una striscia di juta“. Basta non caricare troppo, perché “il troppo rischia di offuscare e creare confusione. Il Natale è Natale, ognuno ha la sua anima e dobbiamo dare sfogo. Un bell’albero colorato sì. Un bell’albero grande riempie il cuore dei bambini e anche di noi adulti. Abbiamo bisogno di vederli sorridere e gioire, se si può mettiamo un albero grande”