Se i mercatini di Natale, che fino allo scorso anno hanno animato le piazze, i concerti nei teatri e nelle piazze, le piste di pattinaggio sul ghiaccio, le giostre e ogni altro evento tipico, che porta con sé il rischio di assembramenti, sono stati banditi, non viene però meno la tradizione degli alberi di Natale e delle luminarie.
Nella Marca Trevigiana i centri, più o meno grandi, si illumineranno regalando a tutti, grandi e piccoli, un momento di magia. A Treviso, oltre alle luminarie, ecco le stelle d’acqua nei canali del Centro, ma anche gli alberi luminosi nei vari quartieri. Non sono da meno Montebelluna, Castelfranco, Oderzo, Conegliano e Vittorio Veneto. Le amministrazioni comunali insieme ai commercianti e agli artigiani, nonostante il momento di difficoltà economica, si sono attivate per far respirare il clima di Natale.
Alcuni comuni, è il caso di Pederobba, hanno deciso per una chiamata di tutti i cittadini per illuminare il paese a Natale. L’amministrazione ha indetto il primo concorso “Illuminiamo il Natale: addobbiamo le nostre case, i balconi e le vetrine” invitando non solo i commercianti, ma anche i privati, a dare il proprio contributo per creare su tutto il territorio il giusto clima natalizio con le illuminazioni.
Immancabili gli alberi di Natale. A CastelBrando di Cison di Valmarino verrà come tradizione acceso quello che è l’albero di Natale vivente più grande d’Italia, mentre a Farra di Soligo, sul colle di San Gallo, la Pro Loco di Soligo conferma il grande albero con un migliaio di luci, secondo in Italia per dimensione tra quelli “disegnati” sulle colline: misura 112 metri di altezza ed è largo 64.
Nonostante tutti gli eventi annullati, luminarie e alberi di Natale ricreeranno con semplicità e tradizione il giusto clima natalizio in tutta la Marca Trevigiana.
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