Se le fiusche le va a sera, polenta pien caliera

E’ una tradizione popolare millenaria, la cui origine si perde nella notte dei tempi, molto sentita e seguita nel Trevigiano la sera del 5 gennaio
I fuochi venivano accesi già in epoca preistorica, segno e simbolo propiziatorio del rinnovo, del cambiamento, di un nuovo inizio. Bruciare significava cancellare il passato, fertilizzare la terra e donarle nuova linfa per i nuovi raccolti: non è, infatti, un caso il mito della fenice che rinasce dalle sue ceneri.

Anche Celti e Romani onoravano il cambio delle stagioni con il rito del fuoco, che entrò in seguito per assimilazione anche nella tradizione cristiana.

Pur molto ridotti rispetto al passato, per i problemi di inquinamento e polveri sottili che si rilevano nei giorni immediatamente successivi alla loro accensione, i panevin rimangono una giornata immancabile per il territorio veneto, in particolare per quello nordorientale. Se un tempo in ogni cortile si faceva un panevin, ora è cambiato molto, le tradizioni vengono meno, ma pure i requisiti di sicurezza impongono standard altissimi per impedire spiacevoli e tragici eventi.

Tra Conegliano, Valdobbiadene e Vittorio Veneto si possono contare ancora moltissimi panevin, spesso organizzati in famiglia se in un ambito ristretto, o dalle proloco locali e dagli Alpini, che con la loro macchina organizzativa realizzano eventi molto numerosi.

Tradizionalmente si inizia a bruciare la base verso la seconda metà del pomeriggio, all’imbrunire, cercando di leggere il futuro nella direzione delle fuische, ovvero la cenere che ondeggia nell’aria. “Se le fuische le va a matina, ciol su el saco e va a farina“, se la cenere andrà verso est sarà un anno sfortunato, mentre “se le fiusche le va a sera, polenta pien caliera” indica un’annata ottima di abbondanza perché staranno volando verso ovest.

Sulla cima dell’alto palo che regge il panevin, una vecia da bruciare, a simboleggiare l’anno passato che va purificato tramite l’antico rito del fuoco, l’ennesimo sincretismo pagano che non ha ancora abbandonato la società del XXI secolo, affascinante prova di quanto l’uomo trovi vitale la presenza di simboli e riti nella sua esistenza.

Il panevin è a tutti gli effetti un rito sociale, si vedono parenti e amici che la frenetica vita moderna riesce sempre più difficile incontrare, con loro si ripete il rito dell’osservazione delle fuische, bevendo il brulè, con mele e chiodi di garofano come tramanda la tradizione, con l’immancabile pinza, il dolce trevigiano a base di farina di mais con uvetta, mela, semi di finocchio e innaffiata di grappa, seppur ne esistano una serie infinita di varianti, a seconda di quello che consentiva la dispensa e le povere risorse dei contadini. Perché, come ricorda Giuseppe Maffioli ne La Cucina trevigiana, intramontabile raccolta di ricette e saperi locali della tradizione, se nella tavola dei ricchi il pane arricchito diventava panettone, in quella dei contadini, con risorse molto ridotte, la polenta diventava pinza. I costosi ingredienti erano sostituiti dalla disponibilità del momento e spesso l’ingegno compensava i divari.

Panevin della Marca Trevigiana 2024

5 gennaio

Arcade Treviso
Euro Scout Società Cooperativa, via Borgo Furo di S.Bona, 64d
Gruppo folkloristico trevigiano, Case Piavone via Cal di Breda 130
Parrocchia di “Cristo Re” Selvana
Parrocchia di San Bartolomeo Urbano, piazzale antistante la chiesa strada S. Bartolomeo, 44b
Parrocchia di Sant’Elena Imperatrice-Sant’Anna, località Sant’Anna di Monigo
Parrocchia di Sant’Antonino, via Stradelle, 2, spazi parrocchiali
Pro Loco S. Angelo Treviso APS, terreno di proprietà parrocchiale in Via Papa Leone III^ – Sant’Angelo
Parrocchia San Giuseppe, spazi parrocchiali in via Noalese, 17
Parrocchia di Sant’Ambrogio Vescovo a Fiera fuoco virtuale in via Leonardo da Vinci, quartiere Gescal
Parrocchia di San Lazzaro, sagrato della chiesa parrocchiale, via Terraglio, 81
Breda di Piave
Piazza Nazioni Unite
Cappella Magggiore
Borgo Gava
Carbonera
Parco Rio Riul20
Biban – Villa Tiepolo Passi
Vascon – Piazzale Chiesa
Pezzan – Via Grande
Mignagola – Oratorio Papa Luciani
Casale sul Sile
Porticciolo di Casale
Casier
Via Vecchie Peschiere
Castelfranco Veneto
Salvarosa
Cavaso del Tomba
Via Ronche
Chiarano
Impianti sportivi
Cimadolmo
Via Calliselle
Cison di Valmarino
Case Marian
Rolle – ex Scuole Elementari
Mura – campo giochi
Gai – Gai di mezzo
Tovena – Via Nazionale
Conegliano
Lourdes, Collalbrigo – via Marsiglion, Costa – Area chiesa parrocchiale di Costa, Parrocchia di San Pio X, Campolongo
Cordignano
Silvella, Pinè e Pinidello
Crespano del Grappa
Località Giarre
Crocetta del Montello
Campo sportivo della Chiesa
Farra di Soligo
Farra – Loc. Col Attila, Col San Martino – Loc. Giussin, Col San Martino – Loc. Canal, Col san Martino – San Vigilio, Soligo – Area festeggiamenti
Follina
Centro Polifunzionale, Farrò – parco della Chiesa, Valmareno – Chiesetta San Giacomo
Fontanelle
Vallonto
Lutrano
Fregona
Fratte – Col de Vacca
Mansuè
Impianti sportivi
Maserada sul Piave
Parabae
Miane
Miane – Centro Polifunzionale, Premaor – Via Campon, Combai – Curva del Cristo, Posa Puner  Rifugio Alpino – Col Ronch
Mogliano Veneto
Piazza Berto, Zerman – Centro Polivalente, Campocroce
Moriago della Battaglia
Casa del Musichiere, Mosnigo – Vicino Chiesa
Motta di Livenza
Chiesa Malintrada
Oderzo
Camino, Faè, Fratta, Magera, Piavon
Pederobba
Covolo
Pieve di Soligo
Pieve – Casa di Riposo, Patean – campo rugby, Patean – Via Gramsci

Refrontolo
Refrontolo – Tempietto Spada
Revine Lago
Via S.Maria
Riese Pio X
Spineda – Via Costanza
Roncade
Chiesa di Musestre – San Cipriano – Vallio – Biancade – Cà Tron
Salgareda
Piazzale Camillo Cibin
San Biagio di Callalta
Spercenigo
San Pietro di Feletto
Pieve – Santa Maria di Feletto – piazza – Rua di Feletto
San Polo di Piave
Via Acquedotti Romani
Santa Lucia di Piave
Via Caldemolin
Sernaglia della Battaglia
Via Gravette – Fontigo – Campo Sportivo – Falzè – al Pedrè

Susegana
Colfosco – Parco Amicizia – Collalto – Area Festeggiamenti – Crevada Via Einaudi
Tarzo
Via Trevisani nel Mondo – Colmaggiore
Trevignano
Parrocchia
Vazzola
Tezze di Piave
Vidor
Area festeggiamenti – Colbertaldo – Madonna delle Grazie
Vittorio Veneto
Ceneda – Via Malanotti
Forcal
San Lorenzo
Cozzuolo
Nove
San Giacomo
Zenson di Piave
Via dell’Ansa

6 gennaio

Casier
Dosson
Cornuda
Via Valle in Piano
Via San Valentino
Gorgo al Monticano
Impianti sportivi
Meduna di Livenza
Bar Fasan
Morgano
Badoere – Piazza Indipendenza
Paese
Casa degli Alpini
Pederobba
Campo Sportivo di Covolo di Pederobba
Preganziol
Sambughè
San Zenone degli Ezzelini
Piazza Conti di Rovero
Spresiano
Sede degli Alpini
Vittorio Veneto
Carpesica