Guido Finotto, in due ettari di terreno, ha seminato diverse varietà di frumento con le quali poi realizza il pane
CHIARANO – Nei forni di paese sta tornando la voglia di produrre pane artigianale da filiera cortissima, come era fino alla metà del secolo scorso, assicurando un prodotto di qualità.
E questo per ora succede a Chiarano, nel cui forno l’artigiano del pane Guido Finotto confeziona e poi vende il pane prodotto con farina di frumento che lui stesso coltiva in un ampio terreno vicino a casa. Finotto, pluripremiato in concorsi di settore sia in Italia che all’estero – oltre che rinomato pasticcere e cioccolatiere – qualche anno fa ha optato per una produzione di pane con la filiera più corta possibile.
S’è messo a studiare e a ricercare e lo scorso anno ha seminato in due ettari di terreno ben coltivato vicino alla sua abitazione le diverse varietà di frumento tenero: «Le varietà sono l’antica e locale Piave, molto diffusa fino all’inizio del ‘900, poi sostituito dalle varietà prodotte dal genetista Nazareno Strampelli; il San Pastore, varietà realizzata dallo Strampelli nel 1929, uno dei frumenti più importante nella “battaglia del grano” degli anni 30 del secolo scorso; e il Rebelde, un frumento recente, frutto di felici incroci operati dal Consorzio nazionale sementi».
A differenza dei primi due, che hanno una scarsa produzione, il Rebelde oltre ad avere ottime caratteristiche nutritive, dà un’alta produzione per ettaro. Con questi frumenti macinati a pietra in un mulino dalle caratteristiche antiche, Guido Finotto sta iniziando a produrre un pane di filiera cortissima, quindi tutta controllata e sarà un ottimo pane grazie al valore delle tre tipologie di grani prodotti.
L’obiettivo è chiaro: «Vogliamo valorizzare questo territorio e i prodotti di casa; speriamo che questa strada venga percorsa anche da altri artigiani».
Gianpiero Rorato