Troticoltura Sile: benessere animale e freschezza garantite
QUINTO DI TREVISO – Volete vedere 1 milione di pesci che sguazzano felici in acque cristalline a due passi da Treviso? Prenotate una visita alla Fattoria Didattica “Storione del Sile”, a Santa Cristina di Quinto di Treviso. Guidati dall’istrionico Francesco o dalla gentilissima Marilena, potrete passeggiare tra fontanazzi, vasche naturali, stagni, paludi e canneti. E, per la gioia del palato, acquistare trote e storioni appena pescati, da cucinare al forno, in padella o con una delle mille preparazioni che la signora Marilena sarà pronta a suggerirvi.
Se avete la possibilità, vi consigliamo di arrivare in bicicletta: l’ingresso dell’azienda agricola si trova infatti proprio lungo l’Ostiglia, la bellissima ciclabile che percorre il sedime della vecchia ferrovia che collegava il capoluogo della Marca fino alla località in provincia di Mantova. Lasciate la bicicletta sotto la tettoia dell’azienda e preparatevi ad un viaggio nella storia dell’itticoltura: perché i Bresciani, originari del delta di Po’, sono stati i pionieri dell’allevamento del pesce di acqua dolce in Italia.
Tutto parte dal nonno Rosimbo, che negli anni 50 ebbe l’intuizione di investire nel settore dell’itticoltura: trovò a Santa Cristina il luogo ideale, grazie alla particolarità del Sile, il fiume di risorgiva più lungo d’Europa, che nasce a pochi km dall’azienda agricola. Le acque cristalline che sgorgano dai fontanazzi a temperatura stabile sono la condizione ideale per far nascere, crescere e riprodurre i pesci. Nei 20 ettari di proprietà, Rosimbo e il figlio Francesco hanno costruito vasche naturali e artificiali rispettando territorio e ambiente: le acque in uscita, costantemente controllate e monitorate, ridilatano essere pulitissime grazie all’estensione dell’allevamento, alla bontà del mangime che viene dato ai pesci e alle accortezze dei Bresciani.
Non a caso aironi, ibis, gabbiani, cigni e anatre abbondano nei canneti e nelle zone di fitodepurazione, a conferma della naturalità del luogo. Ma torniamo ai pesci, che qui vengono allevati per vari scopi. In primis il consumo “intero”, che consiste nello scegliere direttamente dalla vasca il pesce che si vuole acquistare: Marilena lo pesca, su richiesta lo pulisce e sfiletta, e ve lo consegna. Quando si dice pesce fresco!
Poi c’è l’allevamento per le pesche sportive, per usi decorativi e il ripopolamento di fiumi e laghi: l’azienda collabora infatti con vari Enti nei programmi di studio e salvaguardia di esemplari particolati, come lo storione. E qui si apre un capitolo molto molto interessante dal titolo “arcipenser nacarii”: questo è infatti il nome all’anagrafe dello storione autoctono del Sile, specie che era a rischio estinzione ma che, grazie ai vari progetti di recupero, sta ripopolando le acque locali. I Bresciani hanno delle vasche “nursery” dove monitorano la riproduzione e la crescita degli storioni: perché per chi non lo sapesse, le uova di questo acipenseride sono preziosissime quando prendono il nome di caviale.
I Bresciani chiaramente producono anche quello, sia di storione che di trota: ma il loro lavoro per permettere la crescita e la diffusione di questo raro pesce è immenso e va oltre al ricavo economico che il mercato del caviale consente. La passione infatti guida le giornate di Francesco e Marilena, che conducono l’azienda con l’aiuto della figlia e di un paio di dipendenti: trattandosi di allevamento, non ci sono domeniche e ponti. I pesci mangiano ogni giorno e gli avannotti, cioè i “cuccioli”, anche fino a 10 volte al giorno. Ma che soddisfazione sapere che grazie ai sacrifici si è in grado di garantire la riproduzione e lo svezzamento di migliaia di animali!
Gli esemplari delle varie razze vengono poi venduti a grossisti e ristoratori, oppure direttamente ai clienti che vengono in azienda: nello spaccio aziendale c’è sempre a disposizione caviale, trota, anguilla e salmerino affumicati, storione sott’olio e alcuni preparati freschi, come la trota in saor, il sugo di pesce fresco, gli hamburger di trota o storione. Oltre a trote, albine, fario, salmerini, branzini di fiume, storioni, carpe, anguille e pesci gatto appena pescati dalla vasca!
Quindi ci auguriamo che la vostra biciletta sia fornita di cestino o di borse laterali, oppure venite con uno zainetto capiente: potrete così portarvi a casa un assaggio, ognuno secondo i propri gusti, capacità culinarie e possibilità di spesa!
Sara Armellin