Sono stato concepito nell’Agosto del 1980 da un gruppo di giovani artisti cisonesi, che volevano dare al proprio piccolo e poco conosciuto paese un qualcosa di caratteristico che invogliasse le persone a venire a visitarlo.
I miei “genitori”, quell’anno, decisero di scendere nella piazza del paese e di proporre ai turisti, alle persone del luogo e ai curiosi che passavano da queste parti, un pezzo della loro cultura manifatturiera. Da lì ad un anno, esattamente l’8 Agosto del 1981, nacqui io, piccolo ma molto bello. Per i primi anni sono rimasto circondato da un paese che non voleva vedere i mutamenti politici e culturali della nostra Italia e che si aggrappava forte ad una vecchia, quanto affascinante, cultura rurale che andava pian piano scomparendo. Poi sono cresciuto. Come crescono tutti i bambini cullati dall’amore dei loro genitori, mi sono incamminato sulla via dell’adolescenza culturale.
Ho cominciato ad essere circondato da tanti volontari, che mi aiutavano ogni anno nel mio percorso, ho conosciuto le prime vocazioni didattiche e documentarie con ospiti come il poeta Andrea Zanzotto e il maestro del ferro battuto Toni Benetton. Man mano che gli anni passano io cresco sempre più bello e forte, i miei “genitori”, aiutati da un numero sempre più alto di volontari, inseriscono all’interno della rassegna alcuni punti ristoro dove i visitatori possono gustare le bontà del territorio dove sono nato. Artisti di strada e ospiti di fama nazionale cominciano a trasformare i dolci suoni del lavoro artigianale in musica rallegrante e carica di storia. L’artigianato continua a rimanere il fulcro della mia crescita tanto che iniziano ad arrivare i primi maestri artigiani da altre regioni Italiane.
Sui miei palchi risuonano note di tutti i generi, dalla rassegna delle bande paesane, con la nostra come padrona di casa, ad artisti di musica di vari generi e paesi del mondo. Sono passati molti anni da quando ero solo una piccola idea e devo tutto ai miei “genitori” e ai miei volontari, senza di loro non potrei continuare ad esistere ogni anno. Sono più di 400, un esercito in realtà, e tutti che collaborano alla riuscita di quello che sono ogni anno. Vi invito a venire a trovarmi, a vedere con i vostri occhi come mi hanno fatto, a leggere la mia storia tra le mura del paese e ad ascoltarla dagli anziani del posto. Vi aspetto dal 5 al 15 Agosto qui a Cison di Valmarino.
Io sono il nuovo che abbraccia il vecchio mestiere manuale, la passione e la cultura che avanzano a braccetto con la musica e la festa da “sagra”. Sono il gusto di stare in compagnia, di vedere con i propri occhi arti ormai in estinzione e di tramandarle alle generazioni future. Sono un momento conviviale, di spensieratezza e colore, in questo mondo sempre più triste e meccanico.